La Fitogeografia è lo studio della distribuzione delle piante e delle comunità vegetali, occupandosi delle differenze/somiglianze di flora tra territori più o meno ampi, nonché della individuazione delle formazioni vegetali naturali con l'aiuto dei dati climatologici, restituendo informazioni cartografiche. In particolare, si ricorre alla fitosociologia per riconoscere, descrivere e classificare le comunità vegetali. Il laboratorio si occupa quindi di fitogeografia, floristica e fitosociologia per descrivere flora e vegetazione della regione Toscana, territorio caratterizzato da una elevata biodiversità, che va dalle comunità insulari dell’Arcipelago alla vegetazione montana dell’Appennino, passando da numerosi contesti ecologici peculiari presenti. Vengono quindi prodotti studi di classificazione di vegetazione, cartografie di comunità vegetali ed habitat, così come vengono realizzati studi di floristica locali o nazionali, che descrivono le specie vegetali presenti in una determinata area. Inoltre, spesso viene approfondito lo studio di specie endemiche o di particolare interesse fitogeografico oppure gruppi tassonomici particolarmente complessi per i quali viene effettuata una revisione sistematica collaborando con l’Erbario del Museo di Storia Naturale dell’Università e partecipando a progetti di carattere nazionale o internazionale.
Molte delle attività del laboratorio, anche quelle legate più specificatamente alla scienza della vegetazione, alla floristica ed alle invasioni biologiche, sono finalizzate alla conservazione della diversità vegetale in tutti i suoi aspetti, quali:
Queste attività sono realizzate in collaborazione con enti territoriali responsabili delle azioni, a vari livelli, dalla Comunità Europea alla Regione Toscana, dai parchi nazionali e regionali alle Unioni dei Comuni e alle Riserve del Corpo Forestale dello Stato. Esempi più concreti sono illustrati nella sezione “Progetti”.
Quella delle invasioni biologiche è una delle principali problematiche che attualmente interessano i sistemi naturali. L’introduzione da parte dell’uomo di specie aliene può avere effetti ecologici sulle comunità native, così come può influire sugli aspetti economici, sanitari e culturali delle società umane. La nostra ricerca si focalizza sul comprendere l’entità degli impatti ecologici di specie aliene vegetali, considerandone gli effetti sulle comunità vegetali, animali o microbiche, nonché sulla alterazione dei parametri fisici del suolo. Inoltre, si occupa della loro gestione, individuando le tecniche di controllo o eradicazioni più efficaci e sicure per gli ecosistemi naturali.
L’Ecologia vegetale è una scienza che studia le dinamiche degli ecosistemi terrestri e i processi che agiscono sulle comunità di piante. L’obiettivo della linea di ricerca è quello di descrivere ed analizzare la biodiversità vegetale nelle sue numerose sfaccettature, valutandone i cambiamenti nel tempo e nello spazio, soprattutto di fronte a pressioni antropiche e cambiamenti globali. Tale studio è effettuato seguendo i fondamenti classici di ecologia vegetale e gli approcci innovativi di ecologia di comunità che considerano gli aspetti funzionali e filogenetici delle specie. Inoltre, al fine di avere un quadro più completo dei processi ecologici in atto in contesti particolari, viene utilizzato un approccio multi tassonomico, valutando la presenza nelle comunità vegetali di muschi, licheni o gruppi di organismi animali.
Ultimo aggiornamento
24.10.2024